venerdì 22 ottobre 2021

Chiamati a pregare per le autorità | 22 Ottobre 2021 |

Mia nonna Ida mi diceva: “Sai, Marco, il bello di diventare vecchi è che ci si commuove sempre più spesso.” A me succede ormai con frequenza preoccupante (segno che davvero sto invecchiando!) e per cose che un tempo non mi avrebbero fatto provare alcunché di particolare.

Oggi mi è accaduto nel vedere una giovane donna indossare una fascia tricolore, e giurare di servire fedelmente la Costituzione. Era  il giuramento della sindaca della mia cittadina, ed era la prima volta che vedevo una cosa simile (grazie alla prima diretta streaming ufficiale della storia di Montefiascone!!!).

Non c'è nulla di personale, non faccio politica e non sono schierato con nessuna  delle due parti che si sono affrontate all elezioni, e sarei stato commosso da qualsiasi persona fosse stata scelta durante la tornata elettorale; perché, come credente, so quanto sia importante quel giuramento, e quanto la sua osservanza o meno avrà ricadute sulla città dove vivo, su me stesso e sulla comunità di credenti in cui sono stato chiamato a servire.

Come credente so che  Paolo nella sua lettera ai Romani mi dice: “Ubbidite alle autorità, perché è Dio che le ha stabilite; non c'è n'è uno che Dio stesso non abbia messo al potere.” (Romani 13:1 PV). 

E so anche che mi chiede di pregare per loro: “Pregate per i re e per tutti quelli che sono al potere affinché possiamo vivere in pace una vita serena, dedicata al Signore e onesta.” (1 Timoteo 2:2 PV)

Ma,  un attimo! Paolo parlava ai credenti, e chiedeva preghiere per dei dittatori? Quale logica c'è nella sua affermazione?  La logica, se si guarda bene, è davvero ovvia: Paolo stava chiedendo ai credenti di pregare perché, anche se erano governati da un re, le sue decisioni fossero sagge. E, purtroppo, non sempre le preghiere arrivavano a destinazione!

Noi viviamo in una democrazia: incompleta, inefficace, imperfetta... ma sempre democrazia è! Dove non c'è un re, ma un “parlamento”, un “consiglio”, un luogo dove le decisioni sono frutto di un dialogo tra parti opposte, maggioranza ed opposizione, le quali, ognuna per parte sua, ha un piano per il benessere della città che governa o che avrebbe voluto governare.

Stamattina mi risuonavano in testa le parole di nonna Ida: “Sai, Marco, il bello - e diceva "bello" - di diventare vecchi è che ci si commuove sempre più spesso.” E scoprivo che è bello commuoversi perché la mia città ha una maggioranza ed una opposizione... e perché io sono chiamato a pregare per entrambe le parti, affinché ci sia equilibrio, controllo, prospettiva.

Non solo a pregare: ma ad agire, io per primo, in amore verso la mia città e chi la vive, perché “amare non è un sentimento, ma una azione.”

Come pastore ho augurato al nostro governo cittadino, maggioranza ed opposizione, di operare per il meglio della nostra città.

Ma, come credente, sono chiamato a pregare per tutti loro.

Marco 

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