venerdì 28 gennaio 2022

La memoria dimenticata della persecuzione fascista agli evangelici | 28 Gennaio 2022 |

Ieri, 27 gennaio 2022, si è celebrato in tutto il mondo il “Giorno della Memoria”, nel quale si ricorda, affinché ne resti memoria, l'Olocausto di milioni di esseri umani la cui sola colpa era quella di appartenere alla razza ebraica. L'enormità dei numeri fa si che essa sia quella maggiormente ricordata.

Tuttavia, almeno in Italia, gli ebrei non furono purtroppo i primi ed i soli a subire discriminazioni e deportazioni; assieme a loro salirono sugli stessi vagoni piombati anche altre persone e intere famiglie. La loro colpa? Essere cristiani ma non professare la confessione cattolica, riunirsi non nelle cattedrali, ma in case, o locali che più assomigliavano a negozi, garage o rimesse. Si trattava dei cristiani evangelici.

Nel 1935, ancor prima che fossero promulgate le leggi razziali, con la circolare Buffarini Guidi (dal nome del suo estensore) la scure della dittatura fascista, che avrebbe colpito in seguito ebrei, omosessuali ed oppositori politici, si abbatté sulle chiese cristiane evangeliche.

A farne le spese furono le poche denominazioni allora presenti sul territorio italiano, in special modo i pentecostali che, già all'epoca, erano la denominazione evangelica maggiormente rappresentata in Italia. Nella circolare si cominciò ad introdurre l'idea di "razza" e di "culti non ammessi", che verrà poi ampiamente ripresa e amplificata nelle leggi razziali del 1938.

La persecuzione degli evangelici è stata disconosciuta per molto tempo, tanto che non esiste una statistica ufficiale delle uccisioni e delle deportazioni; a malapena si conoscono alcuni nomi di pastori deportati nei campi di concentramento ai quali non sopravvissero; di molti e molti altri se ne è persa traccia.

Ma, sui treni speciali partenti da binari fantasma per i campi di sterminio, furono tutti stipati assieme: ebrei, omosessuali, oppositori, cristiani evangelici, tutti accomunati dall'altrui odio e dalla paura contro qualcosa che, invece di essere vista come un'arricchimento alla società e alla varietà, per legge era diventata un reato.

La circolare Buffarini Guidi del 1935 fu ribadita in Parlamento dal Ministro dell'interno Scelba nel 1953 e abrogata SOLO nei 1955, ma, tuttavia, ne rimane il retaggio attraverso la legge sui “culti ammessi” del 1929 (mai abrogata anche se la Costituzione aveva sancito con gli articoli 8, 19, e 20 la libertà di culto) definendo tutti gli altri culti “acattolici”; in Italia, o sei cattolico, oppure sei “altro”, indistinto, per certi versi inusuale.

Non molto è stato fatto dall'epoca; disegni di legge per l'equiparazione di tutti i culti giacciono da decenni in Parlamento. Qualcosa si è mosso, anche da parte della maggior denominazione cristiana attraverso l'apertura di Papa Francesco.

Ma molto c'è ancora da fare per una piena parità ed accettazione di qualcosa che è ancora visto come marginale (se non “strano”) nella cultura e nella società italiana. I cambiamenti della società e la mobilità internazionale delle genti lo impone.

Qui di seguito pubblichiamo un articolo del Corriere della Sera il quale, anche se non esaustivo rispetto all’ argomento, offre una valida panoramica sulla persecuzione fascista degli evangelici pentecostali. La pubblichiamo oggi per coloro che forse non la conoscono.

Marco

https://www.corriere.it/.../persecuzione-fascista...

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