sabato 17 dicembre 2011

Il regalo di Gesù è personale | 17 Dicembre 2011 |

Mi ha fatto riflettere questo breve articolo di Jon Walker che, prendendo spunto dalla "stagione dei regali" che è segnata dal Natale, ci fa riflettere su "come" dovremmo portare agli altri il nostro dono d'amore che è la Lieta Novella di Gesù che si è incarnato in un uomo per portare amore.
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"Noi, invece, siamo figli di Dio, perciò soltanto chi conosce Dio ci ascolta, non gli altri. Ecco un'altra prova per distinguere lo Spirito di verità da quello d'inganno." (1 Giovanni 4:6 PV)

Mia madre mi ha dato un grande dono che è la capacità di fare regali . Lei mi ha insegnato che un regalo è un'opportunità per dimostrare che hai pensato alla persona, prendendo tempo per scoprire gusti e necessità. Mi ha insegnato che i regali dovrebbero essere personali.
  
Questo si traduce nel fatto di non utilizzare un compleanno per donare un oggetto di casa che si sarebbe dovuta acquistare in ogni caso: " Accipicchia, amore, grazie per l'aspirapolvere!" Oppure, non è dare senza alcuna sensibilità alla vostra zia ottantenne un trapano elettrico per Natale (a meno questo sia quello che lei vuole davvero!).  

Il fatto che ci siano così tanti resi ai negozi dopo Natale e che si acquistino così tante carte regalo (va bene, le compero anche io) rivela che non stiamo prendendo il tempo per fare regali personali.


Ecco il punto: il dono di Gesù è personale. Gesù è venuto di persona. Non è venuto a noi come una religione, un insieme di leggi, o semplicemente come un ideale. Non è venuto come una carta di regalo generica.
E' venuto di persona, e il suo amore per noi è personale. Attraverso la sua nascita, morte e risurrezione, Gesù ci porta nelle braccia di un Dio personale, appassionato e amorevole. L'incarnazione di Gesù in un uomo non è altro che personale. Non può essere descritta in altro modo.


Allo stesso modo,  il dono d'amore che portiamo è personale. In questo senso, il nostro amore deve essere incarnato, dove portiamo l'amore personale di Gesù agli altri in maniera personale. Ci inseriamo e investiamo nella loro vita personale, perché siamo da Dio, Creatore e protettore di tutto ciò che è personale.

La nostra espressione di amore personale deve affermare: "Dio ti ama personalmente, e lo  puoi vedere guardando il modo in cui ci amiamo gli uni gli altri con rispetto e sensibilità".

Jon Walker
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Quando parliamo alle persone che scorrono nella nostra vita, stiamo presentando un Dio personale, o altro?

Ma, ancora di più, siamo consci che gli stiamo offrendo un "dono d'amore" che durerà tutta la vita?

E, inoltre, possiamo mostrare agli altri un "modello" di questo amore, mostrando il nostro rapporto con i credenti, che siano quelli della nostra o di altre chiese
?

Se la nostra capacità di attrarre gli altri a Cristo è limitata e non soddisfacente, probabilmente uno di questi tre aspetti (se non tutti e tre) non funziona a dovere.

E' tempo di rendere  efficace il dono d'amore che Gesù ci incoraggia a condividere. E il Natale è un'ottima stagione per incominciare a lavorarci su.


Marco
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RIFLESSIONI E PROSPETTIVE

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