
Normalmente, quando mi arriva questa lettera, il mio cuore si riempie di gioia, sapendo che loro sono là per essere la nostra "mano tesa", i nostri testimoni. Che rendono possibile ciò che ad una piccola comunità come la nostra sarebbe impossibile senza di loro, l'adempiere il mandato che Gesù, lasciando questa terra, ci ha consegnato : " e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra" (Atti 1:8b).
Ma stamane la gioia si è miscelata ad una emozione differente che non riesco a descrivere a parole. Ci proverò.
C'è la gioia di sapere che Dio ha operato attraverso i Longo in Zimbabwe per lunghi anni, la tristezza di sapere che un ciclo finisce, la gratitudine a Dio perché siamo stati parte di quell'avventura, la nostalgia per le persone stupende incontrate e per un paese meraviglioso dove per poco siamo stati anche noi...
E, guardando le foto di noi in quella terra, martoriata ma benedetta, più di una lacrima è scesa...
Ogni mia parola, comunque, sarebbe superflua: ecco la stupenda lettera di Giuseppe ed Annarita...
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Carissimi,
queste parole del profeta Samuele confermano la presenza e la cura costante del Signore durante questi sei anni del nostro servizio missionario in Zimbabwe. In questi anni abbiamo dato tanto con l’aiuto di Dio e abbiamo altresì ricevuto arricchimento culturale, spirituale e personale. Non sembra vero, ma siamo giunti alla fine di questo capitolo della nostra vita e abbiamo compreso che è il momento di levare le tende per spostarci in un altro luogo che Dio ci indicherà.
Diversi motivi ci hanno portato a questa conclusione:
- la situazione politica ed economica del paese è al limite. In poche settimane verranno introdotti i ‘Bond Notes’ che sostituiranno i dollari americani. La gente ha già sperimentato questo nel 2008, in cui la nazione ha subito un tracollo finanziario con un’iperinflazione di oltre il 1000%;
- la siccità è talmente grave che a Novembre hanno iniziato a tagliare l’acqua per 72 ore a settimana. Molti animali stanno morendo e il terreno non riesce a produrre nessun raccolto. Potete immaginare le conseguenze;
- inaspettatamente, per motivi burocratici, il College (TCZ), dove studiavo, è stato costretto a sospendere i corsi. Per il momento la situazione è bloccata e non è facile ricevere il nostro visto da studente:
- le donazioni da circa 2 anni sono calate.
Vogliamo ringraziare Dio per averci protetti fin qui anche a livello sanitario dove tutto è precario e dove si muore anche solo per essere diabetici.
Ringraziamo tutti coloro che in questi anni hanno contribuito a sostenerci sotto vari aspetti. Abbiamo apprezzato anche il coraggio di chi ha deciso di venire fin qui per collaborare con noi per l’Opera di Dio in Zimbabwe come: Alessandra, Bernardino, Fabio, Stefania C., Linda, Marco, Janet, Amy, Matteo, Benjamin, Stefania T., Tereze, Iacopo e Daiana. È stato importante la loro presenza e la possibilità di aver potuto condividere con loro le nostre gioie, paure e sfide.
A fine Novembre rientreremo in Italia e lasceremo, a malincuore, questa straordinaria terra e popolazione. Nel 2017 visiteremo alcune chiese che ci hanno espresso il desiderio di conoscere quanto Dio ha fatto in questi anni. Nel frattempo siamo in preghiera per comprendere quali sono i passi da intraprendere per il prossimo futuro.
A presto con affetto
Giuseppe & Annarita Longo e famiglia
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La strategia della nostra chiesa non è quella di investire sui progetti, ma sulle persone: per questo abbiamo deciso di continuare a sostenere la famiglia Longo anche dopo il loro rientro in Italia, fin tanto che il Signore non mostri loro il prossimo traguardo.
A loro, a Giuseppe, ad Annarita, a Emmanuele, a Desirée, a Davide, va tutta la nostra ammirazione, il rispetto, e l'amore in Cristo.
Marco
(QUI potrete scaricare la lettera originale dei Longo)